Soluzioni basate sulla natura e partnership strategiche: l’approccio integrato di LIFE Brenta 2030 per il ripristino del fiume Brenta
5 novembre 2024 – Dopo cinque anni di impegno, il progetto LIFE Brenta 2030 si conclude con risultati significativi per la tutela del sito Natura 2000 “Grave e zone umide della Brenta” in Veneto, ponendo solide basi per la conservazione dell’area con una visione al 2030. Un riepilogo completo dei risultati del progetto è disponibile nel Layman’s Report “Approccio ecosistemico per la gestione integrata delle fonti idriche e della biodiversità del Medio Brenta”, disponibile a questo link.
Il progetto
Con un budget di 2,6 milioni di Euro cofinanziati al 60% dall’Unione Europea, il progetto ha avuto l’obiettivo di migliorare la gestione integrata del territorio, proteggere le risorse idriche e preservare la biodiversità lungo il medio corso del fiume Brenta, un’area protetta di estrema importanza che fornisce acqua potabile a 1,5 milioni di persone (quasi un terzo della popolazione veneta).
Il progetto nasce nell’ambito dell’iniziativa Parco Fiume Brenta, lanciata nel 2017 da ETRA SpA società benefit e Etifor | Valuing Nature per valorizzare l’area e migliorare la gestione del sito Natura 2000, creando una rete di enti pubblici, aziende, associazioni disponibili a collaborare per migliorare le sinergie esistenti tra la conservazione del territorio, della risorsa idrica e della biodiversità.
Alessandro Leonardi, Amministratore Delegato di Etifor, ha dichiarato: “La gestione dei bacini idrici necessita di un approccio integrato che promuova sinergie tra la protezione delle risorse e la conservazione della biodiversità. LIFE Brenta 2030 è un esempio virtuoso di governance partecipata e finanziamento integrato, che rende il progetto replicabile e duraturo nel tempo.” “I risultati sono andati al di là delle attese – aggiunge Flavio Frasson presidente di ETRA – aprendo prospettive molto importanti per il futuro di questa area. Inoltre si è confermato decisivo il metodo e le sinergie sviluppate. ETRA su questo vuole continuare ad esserci”.
Un modello di governance innovativo
Per migliorare la gestione dell’area è stato avviato un percorso istituzionale con il coinvolgimento delle 15 amministrazioni locali, i partner di progetto e la Regione Veneto che ha portato all’individuazione del Consiglio di Bacino Brenta come nuovo gestore del sito Natura 2000 (DGR n.965 del 31 luglio 2023). Un risultato oltre le aspettative reso possibile anche grazie alla revisione della legge regionale n.24/2012 riguardante l’identificazione dei soggetti gestori per i siti della Rete Natura 2000.
Il progetto ha inoltre sperimentato un meccanismo di finanziamento pilota in linea con le direttive europee e il principio “chi inquina/usa paga”, che integra i costi ambientali e della risorsa (ERC) nella tariffa del servizio idrico per intervenire nella conservazione dell’ecosistema da cui la risorsa viene prelevata, che nel caso del Medio Brenta coincide con il sito Natura 2000. Accolto positivamente dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente (ARERA) nell’ambito delle revisioni periodiche al metodo tariffario, questo approccio è replicabile e può rappresentare un esempio per altri bacini idrografici.
Il progetto ha anche sviluppato un Piano After-Life, documento strategico che impegna i partner a proseguire le attività di gestione fino al 2030. Un piano piano che delinea azioni concrete per mantenere e ampliare i risultati ottenuti, consolidando un modello di gestione sostenibile con una visione di medio-lungo periodo, disponibile a questo link.
Questi e altri risultati sono descritti nel Layman’s report intitolato “Approccio ecosistemico per la gestione integrata delle fonti idriche e della biodiversità del Medio Brenta”. Un documento divulgativo che presenta i principali risultati raggiunti ripercorrendo i 5 anni di attività del partenariato attraverso foto, infografiche, tabelle e citazioni.
L’esperienza del LIFE Brenta 2030 in un video finale
LIFE Brenta 2030 (LIFE18 NAT/IT/000756) è stato coordinato da ETRA SpA ed Etifor, con i partner Consiglio di Bacino Brenta, Comune di Carmignano di Brenta, Veneto Acque, TESAF (Dipartimento Territorio e Sistemi Agro-Forestali UNIPD) e Veneto Agricoltura. Il progetto ha beneficiato del supporto esterno di 14 Enti locali, 7 aziende sponsor e 31 supporter. Maggiori informazioni sul progetto a questa pagina