Da regolatori del Servizio Idrico Integrato a custodi della natura: la scelta dei sindaci.

Un nuovo gestore per i siti Rete Natura 2000

I sindaci che compongono l’Assemblea del Consiglio di Bacino Brenta, riunitisi il 17 novembre 2022, avevano approvato all’unanimità la candidatura del proprio ente a diventare soggetto gestore dei siti Rete Natura 2000 ricadenti nel territorio di competenza. Dopo un iter burocratico concluso ad agosto 2023, la Regione Veneto ha ufficialmente delegato le funzioni di gestione all’ente d’ambito.

Il riferimento specifico è all’area del Medio Brenta. Grazie alle azioni del progetto LIFE Brenta 2030, nel 2020 abbiamo attivato un percorso partecipativo a livello istituzionale con il coinvolgimento delle 15 Amministrazioni rivierasche confinanti con il sito ZSC/ZPS IT3260018 “Grave e zone umide del Brenta” con lo scopo di migliorare la governance dell’area. Il sito, parte della Rete Natura 2000, non ha mai avuto un gestore locale da quando è stato designato. In più, l’attuale gestione del territorio del Medio Brenta risulta oltremodo settoriale, scoordinata e complessa, con problemi che riguardano le destinazioni di utilizzo delle aree, spesso incompatibili, con il modo in cui queste vengono gestite.

Il valore della buona governance

Il Consiglio di Bacino Brenta, insieme a Etra, Etifor, Università di Padova e agli altri partner di progetto, ha condotto questo percorso con i sindaci locali, valutando gli scenari e raggiungendo una visione condivisa sul modello di governance da adottare. L’obiettivo è stato quello di evitare la creazione di nuove sovrastrutture e attribuire a quelle già esistenti anche il compito di gestire la natura, oltre che il territorio e i servizi richiesti dalla comunità che lo vive. Nel caso specifico del Brenta, questo sarà possibile grazie all’implementazione di un meccanismo di finanziamento innovativo, messo a punto dal progetto LIFE, che grazie al recupero totale dei costi del servizio idrico integrato (inclusi quelli ambientali e della risorsa) potrà supportare azioni di mitigazione e compensazione del territorio e di gestione della biodiversità.

L’iter di approvazione

Grazie al confronto e alla collaborazione con gli uffici regionali, il percorso ha avuto un riflesso importante: a settembre 2021 si è arrivati alla modifica di una legge regionale (LR 24/2012, il cui art. 2 è ora integrato dall’art. 4 della LR 27/2021) per ampliare la casistica dei soggetti affidatari della gestione dei siti Rete Natura 2000, rendendo così realizzabile lo scenario condiviso.

La Delibera dell’Assemblea del Consiglio di Bacino Brenta con la candidatura dell’ente a soggetto gestore è stata trasmessa alla Regione Veneto a novembre 2022; per il trasferimento delle funzioni di gestione si è dovuto attendere il nulla osta del Comune di Padova, inizialmente non coinvolto nel processo di governance perché interessato dal sito in misura marginale.

Oggi, 14 Agosto 2023 la Giunta regionale ha deliberato la delega di gestione ed è un risultato tanto importante quanto straordinario per il progetto LIFE: il sito Natura 2000 del Medio Brenta ha un ente gestore locale! In virtù dell’affidamento in house esistente tra il Consiglio di Bacino ed Etra, la delega regionale consentirà al nuovo soggetto gestore di avere un “braccio operativo” sul territorio per la gestione del servizio idrico integrato e per la salvaguardia e la custodia dell’area protetta.

In un periodo così complicato per le sfide imposte dal cambiamento climatico, che stiamo vivendo e di cui subiamo gli effetti anche in termini di perdita di biodiversità, avere una buona governance è fondamentale e i sindaci dell’ATO Brenta hanno preso una decisione importante.

Un’ottima notizia per il futuro del Fiume Brenta!

I COSTI AMBIENTALI E DELLA RISORSA (ERC)

Il progetto Parco Fiume Brenta ha avviato un percorso virtuoso di salvaguardia della risorsa idrica e degli ecosistemi ad esso collegati.

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