Parco Fiume Brenta: firmato il Piano “After-Life” da 3 milioni di euro fino al 2030
Cittadella, 18 luglio 2024 – Sette firme sanciscono un impegno duraturo per il Medio Brenta, assicurando continuità ai risultati già ottenuti con il progetto LIFE Brenta 2030. Risultati che hanno superato le aspettative, definendo un ruolo centrale e inedito del Consiglio di Bacino Brenta nella governance dell’area, stimolando l’impegno di ETRA verso un futuro Climate Positive e avviando già da ora quattro nuovi progetti per la tutela e la salvaguardia dell’area negli anni futuri. Alla firma del Piano “After-Life” sono intervenuti:
- Luca Pierobon (Consiglio di Bacino Brenta)
- Flavio Frasson (ETRA)
- Alessandro Leonardi (Etifor)
- Domenico Lenzi (ETRA)
- Giuseppina Cristofani (Consiglio di Bacino Brenta)
- Eric Pasqualon (Comune di Carmignano di Brenta)
- Mauro Masiero (Dipartimento TESAF dell’Università di Padova)
- Anna Santello e Francesco Trevisan (Veneto Acque)
- Roberto Fiorentin (Veneto Agricoltura)
Il 18 luglio, presso la sede del Consiglio di Bacino Brenta a Cittadella, si è svolta la conferenza stampa che ha visto la firma del Piano “After-Life” da parte di Luca Pierobon (Consiglio di Bacino Brenta), Flavio Frasson (ETRA), Alessandro Leonardi (Etifor), Eric Pasqualon (Comune di Carmignano di Brenta), Mauro Masiero (Dipartimento TESAF dell’Università di Padova), Anna Santello e Francesco Trevisan (Veneto Acque), Roberto Fiorentin (Veneto Agricoltura). Durante l’evento sono stati presentati anche i nuovi progetti in partenza: InnWater, NatConnect 2030, WasteReduce e MAP-Brenta. Nei prossimi giorni, il documento formale verrà sottoscritto dai rappresentanti legali dei vari soggetti coinvolti.
Il piano After Life del LIFE Brenta 2030
Il Piano “After-Life” definisce il processo di transizione dalla fase finale del progetto LIFE Brenta 2030 a una fase successiva di medio periodo (fino al 2030), caratterizzata dalla collaborazione tra gli attuali partner di progetto. Questi, sottoscrivendo il documento, si impegnano a continuare le azioni di governance, conservazione, comunicazione, disseminazione e sensibilizzazione, con un piano di oltre 3 milioni di euro finanziato con risorse proprie, già reperite o da reperire e il lancio delle seguenti progettualità:
- Progetto Horizon Europe “InnWater”: Sviluppo di strumenti per migliorare la governance del settore dell’acqua potabile in Europa, con un focus sul Consiglio di Bacino di Brenta. Vai alla pagina dedicata
- Progetto Interreg Italia-Croazia “WasteReduce”: Miglioramento della gestione dei rifiuti in aree protette e siti Natura 2000 tra Italia e Croazia, con azioni di monitoraggio, prevenzione e mitigazione. Vai alla pagina dedicata
- Progetto LIFE “Nat Connect 2030”: Consolidamento di un sistema di gestione integrato della rete Natura 2000 per garantire la conservazione degli habitat e delle specie.
- Progetto LIFE “MAP-Brenta”: Miglioramento delle strategie di conservazione e gestione del Sito di Rete Natura 2000 “Grave e Zone Umide della Brenta”, con attività di monitoraggio partecipato.
Questo piano ambizioso segna un importante passo avanti per la protezione e la valorizzazione del Parco Fiume Brenta, assicurando un futuro più verde e sostenibile per le generazioni a venire.
Dal punto di vista gestionale la novità rilevante è rappresentata dalla creazione di un Comitato di Indirizzo composto da cinque rappresentanti delle amministrazioni territoriali locali che avrà funzione propositiva, rispetto alla gestione dell’area del Medio Brenta. “Il Consiglio di Bacino Brenta potrà affidare l’operatività a ETRA – precisa il Presidente del CdA di ETRA Flavio Frasson – e dotarsi così di supporto tecnico-scientifico per l’identificazione delle priorità gestionali dell’area.” Una volta insediato il Comitato di Indirizzo, si avvieranno le convenzioni attuative con i soggetti predisposti all’operatività (ETRA) e all’assistenza tecnico-scientifica. Il Consiglio di Bacino Brenta si impegna a dare seguito agli impegni identificando risorse e una figura responsabile all’interno dell’organizzazione e di dare avvio alla stipula delle convenzioni necessarie all’espletamento delle funzioni di gestione del sito Natura 2000.
“Il progetto – ha sottolineato Luca Pierobon, presidente del Consiglio di Bacino Brenta – ha saputo andare oltre le aspettative iniziali, definendo un ruolo centrale e inedito del Consiglio di Bacino Brenta nella governance dell’area, stimolando l’impegno di ETRA verso un futuro Climate Positive”. Da un lato, dunque, è stato non solo definito e condiviso, ma anche formalizzato un modello di governance che potrà contare su dei propri mezzi; dall’altro, l’agevolazione ai finanziamenti ha consentito di attivare rilevanti progettualità nel territorio del Medio Brenta.
“Siamo di fronte ad un progetto ambizioso, estremamente concreto, che ha messo le basi per dare una svolta nella gestione di un sito Natura 2000 di estrema importanza – fa eco Alessandro Leonardi di ETIFOR -. L’enorme investimento da parte di tutti i partner locali e tecnico-scientifici sta restituendo un fiume più pulito, più sicuro e più verde per il futuro delle nuove generazioni”.
“Il LIFE Brenta 2030 costituisce così un ottimo esempio di sostenibilità, replicabilità e trasferimento nell’ambito dei progetti Europei, caratteristiche essenziali per la buona gestione della spesa pubblica, nell’interesse della collettività” concludono all’unisono i rappresentanti degli enti sottoscrittori.
Come prendersi cura di un fiume, della sua biodiversità e delle persone che lo abitano?
In questo video i risultati dei 5 anni di lavoro del LIFE Brenta 2030.
Buona visione!